Patrick George Zaky

Caso Patrick Zaki: tenere alta l'attenzione sul regime di al-Sīsī. Il commento del Team Diritti Umani

Adesso che Patrick Zaki è stato scarcerato non dobbiamo disperdere le attenzioni su quanto sta accadendo all'ombra del sanguinario regime di al-Sīsī: non solo l’ingiusto processo a suo carico va avanti, ma continuano ad essere innumerevoli le violazioni dei diritti umani a danno di chi, come lui, è stato/a privato/a della propria libertà e recluso/a nelle carceri egiziane. Per questo motivo, vogliamo far sentire la nostra voce e ribadire il nostro sostegno a chi sta pagando con la prigione l'inalienabile diritto alla libertà. 

Udienza Patrick Zaki: l’ADI e altre associazioni e organizzazioni chiedono la sua immediata scarcerazione

ADI, Link Coordinamento Universitario, Amnesty International - Gruppo Universitario Bologna e Jeune Europe lanciano un appello congiunto per chiedere la scarcerazione di Patrick Zaki, detenuto ingiustamente da 302 giorni. Dopo le circostanze non chiare del suo arresto e i continui rinvii a giudizio, ora potrebbe esserci una svolta dopo il rilascio di tre membri dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani Eipr. In qualità di ricercatori, docenti, studenti, associazioni e organizzazioni della conoscenza, torniamo a chiedere con forza l’immediata scarcerazione di Patrick.

Patrick Zaki ancora in carcere ed esposto ai rischi del Coronavirus

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A causa dell’emergenza Covid-19 non si conosce ad oggi la data dell’udienza - inizialmente prevista per il 21 marzo - sull’eventuale prolungamento della sua detenzione e, fino ad allora, Patrick Zaki resterà in carcere. Come se ciò non bastasse, le condizioni invivibili delle carceri egiziane rendono il ricercatore, soggetto asmatico, anche più esposto ai rischi che comporta contrarre il SARS-CoV-2.

Verità e Giustizia: per Patrick, per Giulio, per tutt* noi!

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È notizia delle ultime ore l'arresto di Patrick George Zaky, attivista e ricercatore egiziano di 27 anni, a Bologna da qualche mese per frequentare il Master GEMMA, in studi di genere e women’s studies. Si tratta dell’ennesimo schiaffo che il nostro Paese riceve da un regime disumano e rappresenta un’ulteriore dimostrazione che l’Egitto non ha intenzione di collaborare con l’Italia per fare finalmente chiarezza sulla tragica fine di Giulio; e anzi si accanisce contro chiunque solidarizzi o si avvicini alla storia di Giulio Regeni.