ricerca

Strutture di ricerca

Il Piano propone un profondo ripensamento dell’assetto delle strutture universitarie di ricerca tramite l’ulteriore specializzazione degli atenei di piccole dimensioni e con poca varieta’ tra gli ambiti disciplinari unitamente all’ulteriore differenziazione interna degli atenei grandi e pluri-disciplinari. L’obiettivo appare quello di creare una governance della ricerca in cui gli atenei del primo gruppo “concorrono” con le strutture di ricerca interne agli atenei più grandi (ampiamente autonome) nell’affannosa ricerca del Santo Graal dell’eccellenza.

ASSEMBLEE PRECARI E PRECARIE UNIVERSITA’: Il vero Rilancio è La Ricerca

Il vero Rilancio è la Ricerca: per questo riteniamo sia fondamentale affrontare un ragionamento complessivo che capovolga l’indice delle politiche del sistema universitario di questi anni. L’FLC CGIL Nazionale e l’ADI-Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, in continuità con il percorso della piattaforma Ricercatori Determinati promuovono tre assemblee in video conferenza nelle giornate del 10-11 e 12 giugno dalle ore 17,30 per approfondire le questioni in campo e costruire una serie di giornate di attivazione per fare pressioni sul Parlamento e sul Ministero affinché il Decreto Legge e gli ulteriori provvedimenti subiscano una sostanziale inversione di tendenza.

LGBTQIA e Ricerca: No alle discriminazioni

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In occasione della Giornata mondiale contro l’omobitransfobia, l’Equality Working Group di Eurodoc ha realizzato un’intervista a tre colleghi di diversi Paesi europei (Italia, Germania e Polonia) per fare il punto della situazione sulle discriminazioni delle persone LGBTQIA nelle università. Fra gli intervistati anche il nostro Luca Dell’Atti, membro della segreteria nazionale che ha parlato delle battaglie di ADI nella lotta alle discriminazioni.

Ricerca e società ai tempi del Coronavirus: ne parliamo con Christian Raimo

L'ADI intervista Christian Raimo sugli effetti del Coronavirus nella società e sul ruolo della ricerca. Lo scrittore condivide e sposa le richieste dell'ADI sull'estensione di ammortizzatori sociali anche per i precari della ricerca e le richieste di proroga per dottorandi e assegnisti. Come sostiene egli stesso, la società futura sarà basata sulla conoscenza ed abbiamo bisogno di più studiosi e più figure che lavorano nella ricerca, sia pubblica che privata.

Una valutazione non intrusiva per un’università più libera

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ANVUR, VQR e ASN hanno un ruolo determinante nel governo dell’attuale sistema universitario ed il loro attuale assetto crea importanti distorsioni in termini di corretta valutazione, competitività ed equità della distribuzione delle risorse finanziarie. Tutto questo rende urgente ripensare la valutazione e l’accreditamento, costruendo un sistema meno distorsivo e meno intrusivo nei confronti della libertà dei ricercatori.

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