Niente si fa con niente: manifesto per un lavoro di ricerca stabile e dignitosamente retribuito
Nell’Italia post-pandemica, la ricerca continua a vivere una tensione fra tecnicizzazione dei saperi e delle decisioni di politica accademica e aziendalizzazione dell’università: se da un lato il ruolo sociale della ricerca viene osteggiato e bandito dalla ratio decidendi nazionale e locale, assieme a democraticità, pubblicità e inclusività delle istituzioni accademiche e della possibilità stessa di accedere al ruolo di ricercatore/trice, dall’altro assistiamo all’appalto del finanziamento della ricerca, se non della sua stessa programmazione, agli interessi del capitale privato per i quali il ricercatore/trice, specie se giovane, è costretto a disegnare il proprio percorso di vita all’insegna dell’intermittenza fra una posizione precaria e l’altra, alla competizione per l’accaparramento di risorse scarse e primariamente orientate alla soddisfazione di interessi corporativi... Potete scaricare il documento in pdf qui.
Pubblicato Dom, 20/11/2022 - 12:37