Università degli Studi di Bari, niente più tasse per i dottorandi senza borsa

Lo scorso 20 giugno il Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ha approvato in via definitiva l'esonero completo dal pagamento delle tasse per i dottorandi di ricerca che non usufruiscono di borsa di studio, a partire dal XXXII ciclo. Nella misura sono inclusi anche i colleghi dei cicli attualmente in corso. La proposta di esenzione, presentata da ADI Bari lo scorso novembre, è stata accolta dall'amministrazione dopo un lungo iter burocratico che ha purtroppo impedito di includere nell'esonero la rata di luglio.

Le Università di Roma "Sapienza" e Bari "Aldo Moro" prorogano la consegna della tesi di dottorato per il XXIX ciclo

Negli scorsi giorni due importanti atenei italiani, le Università di Roma “Sapienza” e Bari “Aldo Moro”, hanno posticipato la data di consegna della tesi di dottorato per i colleghi del XXIX ciclo, allo scopo di allineare la data di consegna a quella dei cicli precedenti e garantire la durata minima triennale del corso di dottorato.

Dopo la mozione proposta dall'ADI e approvata il 3 marzo dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e la risposta a stretto giro del MIUR (con la quale il ministero invitava gli atenei a vigilare affinché la durata minima di tre anni del corso di dottorato fosse rispettata), l'impegno dell'ADI per ottenere una durata del corso di dottorato non inferiore a tre anni per tutti i dottorandi porta dunque ulteriori frutti.

Matteo Piolatto eletto al CNSU. La straordinaria vittoria di chi non rinuncia a lottare

Con 1.387 voti, corrispondenti al 77% dei consensi, Matteo Piolatto è stato eletto rappresentante dei dottorandi nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.

Si tratta di una bellissima vittoria, frutto dell’impegno e del consenso di tutti quei dottorandi che nonostante prospettive sempre più incerte, nonostante la mancanza di tutele e di riconoscimento per il loro ruolo, nonostante il permanere di intollerabili ingiustizie hanno scelto di dire attraverso il voto: “Noi ci siamo e non rinunceremo al nostro futuro, non rinunceremo a lottare per dare dignità al lavoro e al mondo che amiamo: alla Ricerca e all’Università”.

Lo hanno fatto con una forza straordinaria e inedita. In oltre 10 anni, infatti, mai un rappresentante dei dottorandi in CNSU era stato eletto con così tanti voti – 513 voti nel 20041.065 voti nel 2007963 voti nel 2010880 voti nel 2013. Il risultato assume una valenza storica non solo in quanto primato, ma perché ottenuto a dispetto della significativa contrazione del numero complessivo dei dottorandi presenti nelle università italiana, effetto dei tagli della Legge 133/2008 e dei vincoli previsti dalla Nota MIUR 436/2014.

Rappresentanti in Senato accademico: i dottorandi scelgono l’ADI da Verona a Palermo

Chiara Amadori (ADI Pavia), Giovanni Comazzetto (ADI Padova), Annalisa Contato (ADI Palermo), Diletta Danieli (ADI Verona) e Michela Del Pasqua (ADI Lecce)  sono stati eletti rappresentanti dei dottorandi nei senati accademici di, rispettivamente, Università di Pavia, Università di Padova, Università di Palermo, Università di Verona e Università del Salento.

Negli atenei del Nord come in quelli del Sud Italia, i dottorandi – e assegnisti di ricerca, nel caso dell’Università di Palermo – hanno ancora una volta riconosciuto nell’ADI una forza in grado di portare la loro voce nelle sedi istituzionali in cui si prendono decisioni chiave per il loro percorso accademico e biografico.

Proroga consegna tesi di dottorato: il dietrofront del MIUR e i punti fermi dell’ADI

Lo scorso 18 maggio il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato a tutti gli atenei una circolare in cui si legge: “La ratio del d.M. n. 45/2013 è infatti quella di garantire una durata effettiva ed uniforme del Corso di dottorato, che verrebbe elusa nel caso in cui alla proroga “legale” semestrale prevista dal Decreto dovesse affiancarsi una prassi contra legem derogatoria del chiaro disposto normativo incline ad accordare un’ulteriore proroga (annuale?) al dottorando che ne facesse richiesta al Collegio dei docenti e per le medesime esigenze contemplate nel Decreto.” (grassetto nostro).

In questo modo il MIUR intende mettere un punto nella vicenda del ripristino della proroga per la consegna della tesi di dottorato. Dopo mesi e mesi di discussione, di pressioni da parte dell’ADI e di timide aperture da parte del MIUR (se vi siete persi le puntate precedenti, leggete qui), la risposta definitiva dei burocrati del Ministero è, in altre parole: abbiamo scherzato, nessun collegio dei docenti vi potrà più concedere una proroga prima della consegna della tesi, ma soltanto i “valutatori esterni” potranno decidere di rinviare di 6 mesi la discussione pubblica nel caso si rendessero necessarie integrazioni e correzioni rilevanti.

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