Il 5 luglio scorso il Segretario Nazionale ADI, Luca dell'Atti, è intervenuto nel corso della conferenza stampa, organizzata su iniziativa del Sen. Francesco Verducci, in merito alla Riforma del preruolo recentemente approvata.

 

A partire dal 2018 sino ad oggi, l'ADI ha lavorato, in modo costante, sul tema della riforma del reclutamento, prima attraverso le proprie elaborazioni interne e le Indagini annuali per portare il tema all'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze politiche, poi nel dialogo con il Ministero e con i parlamentari coinvolti, partecipando attivamente alla stesura della riforma per migliorare i testi prodotti, con l'unica finalità di eliminare il precariato e di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori.

 

Ciononostante, come anche il Segretario ha sottolineato nel suo intervento la soddisfazione per questa riforma di portata storica, è offuscata da alcune criticità. Ci riferiamo innanzitutto alla mancanza di un serio finanziamento dell'università e della ricerca che superi le logiche premiali. Un altro elemento che desta in noi molta preoccupazione è l'introduzione di un tetto di spesa per i contratti di ricerca, cosa che non era mai stata discussa nei passaggi precedenti.

Il contratto di ricerca rappresenta per noi una delle novità più importanti, per restituire tutele e dignità alla figura postdoc. L'introduzione di una "tagliola" rischia seriamente di danneggiare l'intero assetto della riforma, creando una eccessiva contrazione delle posizioni postdoc.

Un altro elemento sul quale porre attenzione nelle prossime settimane, riguarda la fase transitoria nel passaggio tra gli assegni e i contratti di ricerca.

 

Rispetto a queste criticità continueremo a sollecitare la politica perché si giunga al superamento dell'idea di riforme a costo zero.

Nei prossimi giorni diffonderemo attraverso i nostri canali un documento di sintesi e approfondimento sulla riforma del reclutamento, col duplice intento sia di fornire un supporto esplicativo che di stimolare una più attenta riflessione sulle conseguenze e sulla portata del provvedimento.

 

Il video dell'intervento è disponibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=L8uNmIAhAWk