L’ADI incontra la Ministra Messa. Sul tavolo dottorato e reclutamento

L’ADI incontra la Ministra Messa. Sul tavolo l’applicazione della riforma del Dottorato, l’aumento delle borse, l’incompatibilità tra RTDa-PON Green/Innovazione e progetti su fondi europei, il reclutamento.

 

Nel pomeriggio del 2 marzo una delegazione costituita dal segretario nazionale ADI Luca Dell’Atti, dalla responsabile Ricerca e Post-doc Flavia Sciolette e dal rappresentante dei dottorandi e delle dottorande nel CNSU e nel CUN Giuseppe Naglieri ha incontrato la ministra dell’Università Maria Cristina Messa e il suo staff. L’interlocuzione era stata richiesta da noi per affrontare alcune questioni di interesse delle categorie che rappresentiamo.

Per quanto riguarda il dottorato, sono stati affrontati in particolare due temi: l’aumento delle borse e l’applicazione della riforma del dottorato (DM 226/21) nei singoli atenei.

In riferimento all’adeguamento delle borse di dottorato al minimale contributivo (aspetto contenuto nell’articolo 103 dell’ultima legge di bilancio), ci è stato confermato che il decreto ministeriale che dovrebbe renderlo effettivo è stato inviato alla Corte dei Conti per ricevere la registrazione come previsto da legge; pertanto l’aumento – nella misura di circa 35 € mensili – dovrebbe arrivare a breve.

Abbiamo inoltre richiesto la pubblicazione di linee guida relative all’applicazione del DM 226, allo scopo di uniformare regole e prassi ed evitare disparità di condizioni fra dottorandi e dottorande dei vari atenei; la risposta della Ministra è stata positiva.

Il primo punto affrontato in relazione al Post-doc è stata l’incompatibilità fra i contratti da Ricercatore a Tempo Determinato di tipo A su fondi PON “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 per le tematiche Green e Innovazione, da un lato, e la partecipazione a progetti di ricerca a valere su fondi europei (ed in particolare tutto ciò che rientra nel PNRR, tra cui anche una parte del PRIN 2022), dall’altro. Tale problematica è dovuta alle regole di contabilizzazione dei costi imposte a livello europeo. Il Ministero si attiverà per verificare, con interlocuzioni con il dicastero dell’Economia e delle Finanze e con la Commissione Europea, la possibilità di a) permettere la partecipazione a questi progetti senza rendicontazione, cioè senza esporre costi, e b) permettere la partecipazione, con rendicontazione, nel corso dell’ultimo anno, che non è finanziato dal PNRR ma dall’Ateneo o da altre fonti di cofinanziamento esterno.

In riferimento al DDL sul Reclutamento ancora fermo al Senato, la Ministra ha confermato l’interesse a promuovere la ripresa dell’esame nella Commissione VII. In relazione alla riforma del reclutamento, abbiamo condiviso la necessità di un contratto di ricerca stabile, garantito e con un salario dignitoso che si sostituisca agli assegni, garantendo in ogni caso un periodo transitorio che bilanci i nuovi ingressi nel post-doc con i diritti dei cosiddetti “precari storici” e delle persone con anni di ricerca alle spalle. Abbiamo avviato anche una riflessione sui macrosettori concorsuali, che diventerebbero la base dei concorsi se fosse approvato il DDL.

 

MUR, dottorato, reclutamento