ADI aderisce alla mobilitazione #iovoglioinsegnare

Roma, lì 21 aprile 2024

 

L’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca in Italia aderisce alla mobilitazione perché la formazione degli insegnanti dovrebbe coniugare la preparazione culturale e la motivazione con l’equità e le pari opportunità di accesso alla professione.

La riforma del reclutamento introdotta con la Legge 79/2022 ha invece ripristinato i corsi abilitanti post-lauream, replicando tutte le criticità ampiamente emerse in tale sistema. Il nuovo sistema di reclutamento è lungo, macchinoso e con doppio sbarramento in ingresso: uno per il corso abilitante e quello successivo per il concorso volto alla stabilizzazione.

Si allungano in primo luogo i tempi per entrare in ruolo, condannando un numero cospicuo di docenti al precariato. Gli alti costi di tali corsi, che ricadono nuovamente nelle tasche dei corsisti, comportano già una inaccettabile selezione sul piano economico anziché sulle reali capacità di tutti gli aspiranti. A ciò si aggiunge l’ulteriore scure di un decreto ministeriale che vorrebbe adottare come esclusivo criterio di accesso ai corsi abilitanti la quantità di titoli posseduti.

Ciò è in aperto contrasto con il principio delle pari opportunità di accesso alla formazione. La tagliola dei titoli comporterà l’esclusione di fatto di moltissimi laureandi, neo-laureati, dottorandi e dottori di ricerca.

Con la comunità studentesca scendiamo nuovamente in piazza per chiedere al ministero una vera assunzione di responsabilità. Non rimarremo silenti di fronte all’ennesima corsa ai titoli e alla mercificazione della formazione. L’insegnamento non è un privilegio, ma un esercizio di emancipazione e libertà.

 

La Segreteria Nazionale